Come la maggior parte degli animali, il cane apprende principalmente per associazione e più sono vicine le azioni da associare, migliore sarà il risultata, se le associazioni sono lontane nel tempo il risultato sarà molto modesto. Per esempio, se il cane è sgridato per una pipì in casa di qualche ora prima, l’associazione è irrilevante, al contrario se preso sul fatto capirà velocemente. Ma prima di sgridarlo è bene che capisca dove deve andare a sporcare, pertanto quando sceglie il luogo a voi opportuno un bravo e una carezza immediata gli permetteranno di rendersi conto. I Bergamaschi sono cani naturalmente puliti, come tutti i pastori, sono stati selezionati su grandi spazi e di conseguenza preferiscono sporcare lontano da casa. Quando il vostro cane è in una stanza insieme a voi, e vedete che vuole uscire, aprite la porta del giardino o portatelo fuori, probabilmente ha qualche stimolo. Non bisogna mai chiedere qualche cosa che non è stata prima insegnata, cose ovvie e normali per noi possono non esserlo nella psiche del cane e nel suo modo di vivere. Ogni giovane cane deve fare le sue esperienze e capire ciò che è bene e ciò che è male, ma non sempre ciò che è bene per lui lo è anche per noi, una certa tolleranza ci vuole sempre, ma possiamo insegnarli a comportarsi correttamente facendo seguire a delle azioni dei rinforzi positivi o negativi. Rinforzo positivo: quando un cane in seguito ad un comportamento riceve una gratificazione, tenderà a riproporlo. Il rinforzo positivo può essere un bravo pronunciato in un determinato modo, una carezza o grattino magari dietro le orecchie, un bocconcino prelibato, il gioco con una pallina o riportello, senza però mai prolungare l’azione. Rinforzo negativo: quando un cane in seguito a un comportamento riceve una risposta negativa che può essere vocale come un no secco o vergogna o pfui ( pronunciati come un ringhio) o materiale come uno strappo al guinzaglio o una scrollata per la collottola come fanno le mamme con i cuccioli. Un tempo l’educazione si basava molto sulla repressione, al contrario oggi si impiega maggiormente la gratificazione ottenendo ottimi risultati e un carattere più equilibrato e allegro. Per una buona educazione il premio e il castigo vanno giustamente equilibrati e impiegati a seconda delle risposte del vostro cane cane. Importante è che tutta la famiglia decida che cosa il cane può fare e che cosa non può fare e i comandi da dare, evitando che ogni membro della famiglia decida singolarmente. Il gioco ha un ruolo importante nell’educazione del vostro Bergamasco specie durante la crescita e in giovane età. In allevamento i cuccioli giocano con i fratelli e con gli altri cani, si rotolano in terra, si mordicchiano, si rincorrono, fanno agguati e minacce, vocalizzano, giocano alla lotta, distruggono oggetti, facendo il tira e molla tra di loro come fossero prede. In famiglia tutto ciò non sarà possibile, ma è importante ugualmente che il cucciolo giochi con noi sottoponendogli giochi da distruggere, lanciare e riportare in modo che possa correre e sfogarsi, ma soprattutto divertirsi. I giochi devono rinnovarsi e cambiare periodicamente in modo da costituire degli stimoli riversi e progressivamente più impegnativi. Quando il vostro bergamasco gioca con voi abituatelo a delle brevi interruzioni, quando dite basta si smette, magari poi per riprendere, ma quando volete voi, non quando vuole lui, abituatelo a sottomettersi al vostro volere. Quando uscite da una porta uscite sempre prima voi e dopo lui quando lo volete voi. Non permettete mai che durante il gioco stringa i denti su di voi se dovesse capitare interrompete il gioco. Ogni cane deve abituarsi a comportarsi bene, il Bergamasco impara velocemente e la sua compagnia sarà particolarmente piacevole. Il Bergamasco instaura con l’uomo un legame molto stretto, dove siete voi ci sarà anche lui, pronto a ricevere una carezza o a fare ciò che gli chiedete, sono cani attivi che specie in giovane età devono non solo giocare ma anche imparare degli esercizi e fare delle cose. Abituatelo gradatamente a stare anche da solo in casa o in giardino, prima per intervalli di tempo brevi e gradatamente più prolungati. Quando uscite di casa e quando rientrate non salutatelo, ma fatelo con la massima indifferenza, il distacco sarà così meno rilevante.
Abituatelo però anche ad
uscire con passeggiate all’esterno, a vedere gente nuova, uomini, donne,
bambini, giovani, anziani, a situazioni differenti con rumori e odori
vari, al passaggio di automezzi e di biciclette, all’incontro di altri
animali. |